sabato 6 luglio 2013

«... mi sono girato, ed era lì»

Nell'epoca degli smartphone si dice si siano perse parecchie vecchie abitudini. Come quella di guardare le foto delle vacanze di amici e parenti, per esempio. È vero, sembra preistoria il tempo delle diapositive viste al buio seduti su un divano, visione solitamente accompagnata da sbadigli e/o sorrisini. Non è solo il digitale ad aver stravolto tutto, è la logica dell'immediato, del tutto-e-subito, della socializzazione virtuale. In automatico fai una foto e la pubblichi subito sui social network, in sostanza.
@astro_luca
Quello che la tecnologia però non può fare è appiattire certe emozioni, standardizzare tutto. Ci sono foto digitali, ultratecnologiche, subito condivise, che eppure non perdono la loro umanità, continuano a trasmettere sensazioni. Cosa c'è di più hi-tech di un astronauta che fa foto dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss)? Luca Parmitano è il sesto italiano ad aver volato nello spazio. Il primo siciliano, di Catania. E il primo italiano ad aver effettuato "attività extraveicolari" (Eva), come le "passeggiate spaziali".
Bene, in queste settimane ha utilizzato le piattaforme social – Twitter, Facebook, Flickr – per diffondere foto scattate dall'alto dell'Iss, e il soggetto preferito è la "sua" Sicilia.
Esiste evidentemente un "mal di Sicilia". Nostalgia, "dolore del ritorno": come i navigatori di una volta. Solo che la navigazione di @astro_luca è strana, diversa, oltre i confini, fisici e virtuali. E quelle foto, che a prima vista sembrano semplici cartoline dall'alto, dicono proprio che il legame con l'Isola è profondo anche quando si è molto lontani... Anche 400 chilometri più in su.
Perché ogni istantanea di Parmitano racconta sensazioni, bastano le didascalie per capirlo. Lì dentro c'è il Mediterraneo. Un mare profondamente nostrum.

«Questa immagine mi ha colto di sorpresa… mi sono girato, ed era lì
Lo Stretto di Messina: «Per molti anni attraversarlo significava essere a casa!»
«Una luce diversa sullo Stretto»
L'Etna «si staglia sul terreno circostante, un gigante visibile a occhio nudo»
«Impossibile descrivere cosa un Siciliano provi per l'Etna...»
«Un pennacchio di fumo sul gigante siciliano»
Parmitano è nato a Paternò, ma questa è la "sua" città: Catania

«L'inconfondibile silhouette di Milazzo.
Nel '90 ero qui durante i Campionati del Mondo!»
«Due delle perle del Mediterraneo, Lipari e Vulcano»
«Volare over Lampedusa»
«Pantelleria, l'isola del vento»
«Arrivando dall'Africa, il Golfo di Palermo e le Egadi»
Levanzo e Favignana (Egadi)
Portopalo di Capo Passero, dove «due mari si incontrano
nella punta sud est della Sicilia»
A sud di Tunisi, insomma

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